Nel 490 a.C., tutta la Grecia rischiò di essere travolta e conquistata dall'armata persiana, condotta da Dario; ma a Maratona, non molto distante da Atene, tra agosto e settembre di quello stesso anno, in una battaglia decisiva, l'esercito greco, composto in prevalenza da ateniesi e sotto il comando di un generale ateniese, Milziade, sconfisse quello persiano. Dieci anni dopo, nel 480, Serse, figlio di Dario, attaccò nuovamente la Grecia, calando da nord con un ingente numero di uomini; nonostante l'eroica difesa spartana guidata da re Leonida alle Termopili, l'esercito persiano riuscì ad invadere l'Attica, conquistò Atene e la distrusse. Ma anche questa volta la Grecia riuscì a reagire e a salvarsi sconfiggendo prima la flotta a Salamina e poi, l'anno successivo a Platea, l'esercito nemico. E' una delle rare occasioni in cui le città greche fanno squadra davanti al pericolo, un momento di grande coesione che non avrà eguali nella storia greca.
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